Il Dnsh (Do Not Significant Harm), è un principio derivante dalla normativa europea ed è un obbligo rispettarlo in tutti i progetti Pnrr.
Il principio Dnsh si basa su quanto specificato nella “Tassonomia per la finanza sostenibile”, adottata per promuovere gli investimenti del settore privato in progetti verdi e sostenibili nonché contribuire a realizzare gli obiettivi del Green Deal.
Purtroppo la notizia è passata in sordina e soprattutto progetti presentati alla fine del 2022 si trovano già in fase di attuazione, pensando che la Dsan sul rispetto del principio Dnsh fosse un mero formalismo.
In pratica il rispetto del principio certifica che il nostro progetto, e gli acquisti ad esso correlato, non arrechino un danno significativo all’ambiente sulla base di sei aspetti:
- Mitigazione dei cambiamenti climatici
- Adattamento ai cambiamenti climatici
- Uso sostenibile delle risorse idriche e marine
- Transizione verso l’economia circolare, con riferimento anche a riciclo e riduzione dei rifiuti
- Prevenzione e riduzione dell’inquinamento dell’acqua, dell’aria e del suolo
- Protezione e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi
Se si è beneficiari di un finanziamento, prima di procedere alla sua attuazione è bene adoperarsi per capire se la nostra misura è in regime 1 o regime 2 e documentarsi presso l’ente gestore su quali sono le check list e gli adempimenti inerenti alla misura.
Il rispetto del principio Dnsh, viene certificato da un tecnico indipendente, con specifiche qualifiche in materia ambientale. Per alcune misure è prevista anche l’autocertificazione del legale rappresentante.
Il ruolo del consulente, sebbene il più delle volte non sia il certificatore, è di fondamentale importanza soprattutto nel momento dell’ideazione dell’idea progetto perché potrà preliminarmente fornire indicazioni di massima sulle tipologie di acquisti ammissibili in modo da poter poi facilmente avere la certificazione Dnsh da produrre in sede di rendicontazione.
Antonio D’Aniello