L’organigramma è un’opera di espressione artistica nella quale si apprezzano l’armonia delle linee, la disposizione delle forme, la riuscita cromatica e l’espressività dei soggetti. Vero? Ovviamente no!
Organigramma e funzionamento azienda: quando la forma supera la sostanza
Eppure quando chiedo agli imprenditori “Avete un organigramma aziendale?” loro mi mostrano, alcuni con malcelato orgoglio, altri con giustificato scetticismo, delle rappresentazioni degne del miglior Mondrian. Insiemi di riquadri e linee, magari di un certo gusto artistico, ma che non assolvono il loro compito principale: spiegare il funzionamento dell’azienda.
Allora lasciatemi dire subito una cosa cari i miei imprenditori impressionisti: bravi, complimenti per l’iniziativa e la buona volontà. E bravi anche perché avete capito che l’organigramma è lo strumento giusto per dare una risposta ai cosiddetti “malesseri interni”.
Questi malesseri si possono manifestare in tanti modi:
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- disorganizzazione e perdita di efficienza,
- problemi di comunicazione,
- rifiuto delle responsabilità e continuo ricorso ad alibi e scuse,
- nervosismo diffuso,
- assenteismo o anche dimissioni delle persone valide.
Tutti fenomeni che, oltre ad abbattere il morale, riducono la produttività, affossano i margini e peggiorano la qualità del servizio/prodotto che offriamo al cliente.
Ed ecco che in un tentativo di rinfrescare l’organizzazione e rinfrancare gli animi, si produce “il nuovo organigramma”.
Però il progetto organizzativo deve essere condotto e comunicato nel modo giusto, altrimenti non porta benefici anzi, si rivela spesso controproducente e inasprisce ulteriormente le tensioni aggiungendo quel tocco di frustrazione per l’occasione mancata.5 domande a cui deve rispondere un buon organigramma
Non è questo il luogo adatto per un trattato sul disegno organizzativo, ma ecco le 5 domande a cui un organigramma efficace deve rispondere:
1. Come funziona l’azienda?
L’organigramma deve individuare le funzioni principali che concorrono alla generazione del valore aggiunto della vostra azienda. Avete mai mappato il flusso di processo del vostro core business? Serve ad articolare le funzioni aziendali in ottica di maggiore produttività: forse è il momento di pensarci…2. Quali sono le relazioni gerarchiche tra le varie funzioni?
L’organigramma chiarisce le linee di comando di una gerarchia: voi siete al vertice, ma “sotto” come vengono suddivise le responsabilità? Avete comunicato gli obiettivi ai vostri responsabili in modo chiaro oppure vi fidate del loro buonsenso?3. Quali sono le funzioni di staff?
Vi è chiara la differenza tra funzione di Staff e di Linea? Bene, così potrete spiegare a tutti come mai l’amministrazione è tanto in alto nell’organigramma da sembrare il capo di tutti.4. Dove sono io?
Ogni collaboratore ha bisogno di conoscere il suo ruolo e la sua posizione all’interno dell’azienda. Se ha chiaro lo schema complessivo, è più difficile che badi solo al suo orticello e non faccia gioco di squadra.5. Chi è il mio capo?
Ogni collaboratore deve sapere chi è il suo responsabile, e ogni nostro responsabile ha bisogno di essere riconosciuto come tale. È un passaggio molto delicato e per nulla scontato, dal quale dipende molto la buona riuscita del nostro progetto. A proposito, secondo te quali caratteristiche deve avere un buon “capo”?Tutto chiaro? Bene, all’opera!
E ricordatevi anche che il momento del lancio della nuova organizzazione è un’occasione d’oro per fare un po’ di marketing interno e motivare il team: sfruttatela al meglio!Per chi volesse approfondire, Piet Mondrian fu un noto pittore olandese pioniere dell’arte astratta e uno dei fondatori del movimento De Stijl, conosciuto, tra le altre opere, per la “Composizione con rosso, blu e giallo” del 1930.
Arianna Morandi